poesie in rima Le "poesie in rima" hanno caratterizzato la letteratura italiana sin dalle origini. Fino al periodo del Rinascimento, infatti, allorquando finalmente nel panorama poetico ha fatto capolino il verso sciolto, la rima è stata quasi unanimemente riconosciuta come l'elemento caratterizzante la nostra poesia.

Ma quando possiamo parlare di poesie in rima? Per rima si intende quell'identità di suono che si ha in due parole, nella parte finale di esse, in particolare in quella che segue all'accento tonico. E perché si abbia rima, le due parole devono trovarsi alla fine di due versi della poesia, che non siano troppo distanti tra loro.

Per capirci meglio esaminiamo alcuni tipi di rima, passando in rassegna alcuni degli schemi secondo cui possono essere classificati.

Un primo gruppo può essere individuato distinguendo fra:
Poesie in rima perfetta (quelle in cui le parole terminano in modo esattamente identico, ad esempio: intorno-contorno).
Poesie in rima imperfetta (dove l'identità non è assoluta).
In quest'ultimo esistono due sottocategorie:
    Consonanza: consonanti uguali ma vocali diverse (es: dare-odore).
    Assonanza: vocali uguali e consonanti diverse (es: passare-sale).

Una seconda classificazione distingue invece fra:
Poesie in rima piana (quelle in cui l'accento si trova sulla penultima sillaba del verso).
Poesie in rima sdrucciola (quando l'accento si trova sulla terzultima sillaba).
Poesie in rima tronca (quando l'accento è sull'ultima sillaba).

La terza classificazione distingue infine fra:
Poesie in rima alternata (se le rime si ripetono secondo lo schema ABAB CDCD).
Poesie in rima baciata (se le rime si ripetono secondo lo schema AABB CCDD).
Poesie in rima ripetuta (se lo schema è ABC ABC).
Poesie in rima incatenata (se la ripetizione è ABA BCB CDC).
Poesie in rima incrociata (ABBA CDDC).
Poesie in rima invertita (ABC CBA).

Ed esistono numerosi tipi di componimenti basati su particolari strutture. Ad esempio nel sonetto le rime si dispongono secondo uno schema che prevede due quartine seguite da due terzine, nelle quali le rime si possono disporre secondo schemi di vario tipo:
ABAB ABAB CDE CED o invece ABAB ABAB CDE CDE oppure ABAB ABAB CDC DCD o ancora ABAB ABAB CDC ECE o infine ABAB ABAB CDE EDC.

Ma questo tipo di poesia potrebbe anche iniziare con due quartine a rima incrociata ABBA ABBA. Per esempio, è strutturato secondo lo schema ABBA ABBA CDE EDC, il famoso sonetto che Dante dedica a Beatrice nel capitolo XXVI della Vita Nova.

Quanto qui sopra riportato permette di avere un'idea generale su cosa siano le rime e su quanto vasto sia il loro mondo. Il quadro esposto, infatti, è lungi dall'essere esaustivo, poiché esistono numerose strutture e tanti ulteriori tipi di classificazione, che si basano su altri elementi.

Ad ogni modo, qualunque forma assumano le rime e qualsiasi ordine esse assumano all'interno della poesia, non si può negare come esse abbiano la capacità di donare una musicalità fondamentale e del tutto unica alla lirica.
Soprattutto se arricchite dall'armonia ritmica di una delle tante strutture metriche a disposizione del poeta, quali potrebbero essere per esempio il dodecasillabo o l'endecasillabo.

In questa pagina sono presenti i link ad alcune poesie in rima. Buona lettura.

Alcune poesie in rima:

Ecco per te alcuni esempi di poesie in rima (sono tutte in rima perfetta, piana e alternata) tratte dai libri Diario d'illusioni e Solidiversi . Clicca sui titoli per leggerle:


- La sera ho sprecato ne sono sicuro
(poesia in rima sulla società, contenuta in Solidiversi. Dodecasillabo, doppio senario)

- Superbia ignorante che alberghi nel cuore
(poesia in rima di argomento politico contenuta in Solidiversi. Dodecasillabo, doppio senario)

- Cadon le gocce nel buio silente
(poesia in rima che parla della sofferenza amorosa, contenuta in Diario d'illusioni)


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