Poesie
in rima contenute nella raccolta: "Diario d'illusioni" di Antonio Luca Siliotto ![]() che quello ch'è andato per sempre è perduto il giorno noioso è oramai la tua voce e porta a me seco dolore assoluto guardandomi intorno non vedo che il niente il mondo m'appare un'inutile farsa in cui s'ode il coro d'anonima gente in mezzo alla quale non son che comparsa ognuno si pone una maschera in viso tentando così d'ingannare altro attore e crede di vincer con falso sorriso parole scandendo di cui non è autore ma quello che pensa sia frutto d'acume non è che il decidere ciò ch'è deciso è solo lo schiavo di sciocco costume stimato dall'uomo è dal cielo deriso che cosa ho a che fare con tale finzione laddove ogni volto impersona una parte non posso adattarmi a siffatto copione che pur recitato non è forma d'arte su questa commedia si chiuda il sipario che certo l'applauso non è meritato con inevitabil cammin solitario che giunga il momento del muto commiato. |
![]() siccome le note che formano un canto la terra trasformano in specchio lucente così tutti gli astri accompagnano il canto allora il mio cor nella notte trascino perché da quel buio ne tragga la pace ma invece il suo battito è più repentino frattanto che dentro s'accende la brace le voci si sforzan di rider lontano ma quel carnevale non è che apparenza la malinconia che mi prende per mano con sé m'accompagna alla trista sentenza l'aria è sì poca che quasi non serve mi scordo di berla finché non mi manca allora ne faccio improvvise riserve frattanto che il dolce pensiero mi stanca i giorni felici non son che memoria che più s'allontanano e più s'idealizza col tempo che passa diventano storia che se la racconto il mio amor paralizza non c'è soluzione e neppure la cura di me si fa beffe impietosa la vita non resta che questa crudele tortura che più dell'Inferno è una pena infinita. Clicca qui per andare alla homepage di www.siliotto.it |